'Ndrangheta: presentazione de La società sparente a Padova
Ieri a Padova, dalle ore 18:45 alle 21, al Cafè Au Livre si è tenuto un dibattito per la presentazione del libro La società sparente.
L’incontro ideato e organizzato da Michele Gruberio in collaborazione con Neftasia editore è stato promosso dalla Gioventù Federalista Europea, sostenuto dall’ESU dell’Università di Padova, patrocinato dal Comune di Padova. Michele Gruberio era presente nel mese di aprile nell’aula T3 del polo Zanotto dell’Università di Verona quando tenemmo una conferenza sugli stessi temi. Dopo quella conferenza Michele, entusiasta, ci disse che avrebbe organizzato un’altra conferenza con noi all’interno dei programmi della sua Università. Dopo qualche mese è accaduto: posti a sedere tutti occupati, qualche persona in piedi, una partecipazione attenta ed attiva del pubblico. Diversi sono stati gli interventi. La conferenza strutturata con una serie di domande da parte del moderatore Matteo Trebeschi del movimento Legalità e Giustizia ai tre ospiti, i due autori del libro, Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, ed il giornalista de Il Quotidiano della Calabria Biagio Simonetta, è stata intramezzata da domande da parte del pubblico. Gli argomenti hanno ruotato intorno al tema della pervasività della criminalità organizzata e in particolare della ‘ndrangheta nei tessuti economici di realtà apparentemente lontane da questi fenomeni come il Veneto e la Lombardia. Il relatori hanno insistito soprattutto sul perché non si debba considerare le attività criminali come non riguardanti l’esistenza apparentemente tranquilla in luoghi come Padova. Con numerosi esempi pratici di come tutti vengano coinvolti dalla ‘ndrangheta in quanto concorrente economico sleale e potente, di come essa influenzi persino l’andamento della finanza internazionale, e di come tramite gli enormi guadagni dovuti al traffico della cocaina la stessa ‘ndrangheta operi economicamente a fini di riciclaggio del denaro sporco. Altro argomento sviluppato a partire dalle indagini del PM Luigi De Magistris, è stato quello dei rapporti e dell’intreccio fra potere politico, potere criminale e massoneria in Calabria. Si è discusso brevemente anche delle difficoltà - querele, intimidazioni, minacce, etc. - che i due autori hanno incontrato dopo la pubblicazione del libro, e di come spesso della Calabria, anche riguardo a fatti e misfatti efferati, non venga data notizia da parte degli mezzi di informazione. Da parte mia, di Emiliano Morrone e di Biagio Simonetta un sentito ringraziamento a Michele Gruberio, Matteo Trebeschi, agli organizzatori ed ai promotori, nonché a tutte le persone che hanno partecipato. Anche per via di incontri culturali come questi, seguiti da propositivi dibattiti, si può ricostruire una cultura della legalità e del rispetto della Costituzione Repubblicana, che ad oggi stanno subendo decisi interventi decostruttivi. Solo così, partendo cioè da una partecipazione attiva dei cittadini e degli studenti, si può tendere ad un riposizionamento dell’etica all’interno della politica, rifiutandone un uso retorico a fini strumentali.
Padova, 15 ottobre 2008
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