Immigrazione clandestina: avanti, c’è spazio per tutti, anche per i trafficanti russi, ucraini e nigeriani

Rosarno / Piana di Gioia Tauro (RC) - dicembre 2009
Nella foto alcuni immigrati hanno trovato rifugio per la notte in un silos.



Anche ieri, incessantemente, sono proseguiti gli sbarchi di clandestini lungo le coste calabresi. Una sciagura dopo l’altra, mentre ancora molti corpi restano nel barcone affondato a largo di Lampedusa in attesa di una degna sepoltura.

Le rotte maggiormente attive nelle tratte di persone e immigrazione clandestina sono quelle che prevedono il passaggio dal Medio Oriente (Libano-Turchia) verso la Grecia e da qui verso l’Italia e altri Paesi Europei, e l’altra che, partendo dai Paesi subsahariani e particolarmente dalla Nigeria, porta le vittime in Europa e in Italia, passando per il deserto del Niger e la Libia.
La Direzione nazionale antimafia – il cui ruolo di collegamento e impulso alle Procure distrettuali è sancito per legge – non ha dubbi nella lettura di quanti, da anni, speculano sulle spalle dei disperati che cercano rifugio fuori dalle aree di guerra, dittatura e povertà. Speculazioni che corrono dritte dritte sulle stesse rotte del traffico di stupefacenti e, vale la pena di aggiungere, anche di armi...

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