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Visualizzazione dei post da 2013

Emigrazione, da emergenza a risorsa: quadro normativo e sfida cristiana

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di Marialuisa Lucia Sergio Il traffico illegale dei migranti non è causa delle politiche repressive europee ma conseguenza Riferimento: http://www.aleteia.org/it/politica/articolo/emigrazione-da-emergenza-a-risorsa-quadro-normativo-e-sfida-cristiana-4943002 Agli inizi degli anni cinquanta, nel clima psicologico della guerra fredda, l’Occidente scopriva la categoria sociologica americana del living border, il confine “vivente” che separa la Civiltà, storicamente stabile e determinata, dal mondo misterioso degli altri, da cui può emergere all'improvviso una massa di invasori (Europa, frontiera viva, in «Civitas», maggio 1951). Da allora la figura terrorizzante dello straniero, l’invasore-oltre-confine, non ha smesso di alimentare nell’immaginario inconscio degli occidentali la paura ancestrale dello scontro di civiltà come competizione decisiva per l’accaparramento delle risorse del pianeta. In questo scontro di civiltà l’Europa dov

Operazione Mare Nostrum: commenti e domande di Amnesty International Italia

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L’annuncio dell’avvio della cosiddetta operazione “ Mare Nostrum ” da parte del governo italiano solleva inizialmente, secondo Amnesty International Italia, commenti e domande. In particolare, l’organizzazione per i diritti umani ha notato che nella descrizione delle operazioni da parte del vice presidente del Consiglio Alfano e di altri esponenti istituzionali, si è fatta menzione di due distinte funzioni: il  controllo delle frontiere  - con riferimento esplicito all’effetto di deterrenza – e il  soccorso in mare . È positivo, per Amnesty International Italia, che le autorità italiane si stiano dando in modo chiaro l’obiettivo di rafforzare il soccorso in mare, anche attraverso un più accurato monitoraggio dello spazio interessato. Alla luce del fatto che è necessario improntare ogni azione governativa al rispetto del diritto internazionale dei diritti umani, Amnesty International Italia ri

Immigrazione, così funziona nel resto del mondo

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di Anna Mazzone    Washington. Bambine figlie di immigrati messicani negli Usa partecipano a una manifestazione in favore della riforma della legge sull'immigrazione ( Credits: Drew Angerer/Getty Images ) Dalle porte aperte del Canada all'irraggiungibile Australia che non lascia avvicinare i barconi alle sue coste, passando per la Danimarca che paga gli immigrati per andarsene Tutti i Paesi del mondo "combattono" (è proprio il caso di dirlo) con i flussi migratori che a seconda dei momenti storici si intensificano. E' naturale che gli Stati che più si trovano a fronteggiare il numero di migranti in arrivo sono quelli con le economie più floride, dagli Usa al Canada, passando per l'Australia e la Germania . Ognuno ha trovato un approccio diverso, a seconda delle necessità (vedasi richiesta da parte del mondo del lavoro) e, soprattutto, delle possibilità. Si va dalle porte aperte del Canada al divieto di sbar

Immigrazione: Per gli immigrati, non perdiamo la testa

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di Salvatore Cosentino per Giannella Channel   Wolfsburg, Germania , un treno scarica uomini venuti dal Sud in cerca di un lavoro Emigrazione : siamo al panico. Come nel caso degli incendi nei locali pubblici dove si muore appunto per panico nell’ansia di sfuggire alle fiamme. La politica di taluni finalmente trova la colpa più eloquente per addossarla agli avversari. E intanto i problemi non si risolvono. La scienza delle Relazioni pubbliche ci suggerisce qualche sistema utile e modelli da imitare . (Ne parlai con umiltà in un libretto “La scienza delle relazioni pubbliche e l’emigrazione” ; Bonfirraro ed.). Il public relation manager , dunque, che cosa farebbe per affrontare il problema secondo le teorie esposte? Facciamo un esempio: dividere , anzitutto, la grande massa del pubblico emigrato, individuando tutti i pubblici che lo compongo. Per nazionalità, per affinità, per razza, per religione, per età, per st

Nuova emigrazione - Nordest, i giovani scappano all'estero: Veneto seconda regione per emigrazione

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di Daniela Boresi fonte: il Gazzettino.it, 5 ottobre 2013 emigrati.it - news VENEZIA - Si accende la voglia di partire. Che sia per la crisi, o semplicemente per il desiderio di cambiare vita e darsi nuove opportunità, gli abitanti del Nordest hanno ripreso la valigia. Ma se l’Italia la percentuale cresce sensibilmente a Nordest è da record, con il Veneto che risulta essere la seconda regione italiana per emigrazione : del biennio 2012-2013 sono lievitati di 14.195 (dalla Lombardia +17.573) chi ha deciso di lasciare la propria terra. Nordest è così la seconda area per emigrazione d’Italia dopo il Centro (seguita dal Nordovest, dalle Isole e dal Sud). Un Nordest che esporta cervelli, ma non solo: se infatti quasi la metà di chi se ne va ha un titolo di studio spendibile, l’altra metà si butta sulle professioni

Lampedusa, lo schermo della vergogna - di Maria Luisa Boccia, Ida Dominijanni, Tamar Pitch

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emigrati.it - news Lampedusa , mappa. Immagine tratta da: Riserva Naturale Isola di Lampedusa - www.parks.it  Lampedusa non è solo l’estremo lembo dell’Italia e dell’Europa, la cosiddetta porta della penisola e del continente sull’altra sponda del Mediterraneo. E’ anche, come sa chiunque ci abbia messo piede per poche ore, un microcosmo delle contraddizioni feroci della globalizzazione. E’ un posto dove la presenza spettrale dei migranti rinchiusi e stipati nel centro di accoglienza convive, per molti mesi dell’anno, con la presenza spensierata dei turisti in vacanza. Dove l’incombenza quotidiana della morte convive con l’eterno presente dell’industria dello svago. Dove accade – è accaduto, tante volte – che i corpi dei vivi che si immergono nel mare si imbattano con i cadaveri che il mare sospinge verso le spiagge o sbatte sugli scogli. E’ il posto dove i corpi che contano, e che si contano uno per uno perché equivalgono ad al

Immigrazione clandestina: “Liberare” i migranti senza “arrestare” i capitali? Un suicidio politico

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emigrati.it - news   Emiliano Brancaccio - Divulgazione - Materiale didattico, divulgativo e per la ricerca Contestare il reato di immigrazione clandestina senza aprire una contesa più generale per il controllo dei movimenti di capitale e per un’alternativa di politica economica, costituisce un suicidio politico. Spunti di riflessione per una “sinistra” allo sbando, da tempo incapace di dare coerenza logica alle fondamentali battaglie contro l’avanzata dei movimenti xenofobi e razzisti. Pubblicato sul Financial Times il 23 settembre scorso, il “monito degli economisti” denuncia la mancata volontà delle classi dirigenti europee di concepire una svolta negli indirizzi di politica economica, e individua in tale mancanza una causa delle “ondate di irrazionalismo che stanno investendo l’Europa” e dei relativi “sussulti di propagandismo ultranazionalista e xenofobo”. La recente tragedia di

Intervista a Zygmunt Bauman: la modernità produce immigrazione

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emigrati.it - news     Zygmunt Bauman; foto tratta da L'Espresso Zygmunt Bauman , 88 anni, autore di “Danni Collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale”, è considerato una dei più autorevoli sociologi contemporanei. La sua vita è stata segnata dall’esilio: nel 1968, a seguito di una violenta campagna antisemita governativa (governo filosovietico polacco), Bauman si dimise dai suoi incarichi nel Partito Polacco dei Lavoratori e, come molti intellettuali suoi connazionali, fu costretto a lasciare il paese, rifugiandosi in Israele, rinunciando alla cittadinanza e perdendo la cattedra che nel frattempo aveva ottenuto all’Università di Varsavia. In Israele ha insegnato all’Università di Tel Aviv fino al 1971, quando si è trasferito in Inghilterra. Il sociologo ha tenuto una “lecture” pubblica al Teatro dal Verme a Milano, per la serie di incontri “Meet The Media Guru”. Abbiamo chiesto, in questa occasione, il suo parere sulla

Immigrazione clandestina: Il naufragio della Bossi-Fini: tribunali intasati, rimpatri col contagocce e un miliardo di euro in fumo

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emigrati.it - news Fini, Berlusconi e Bossi (foto Ansa ) In Italia c'è una macchina che non cammina, ma costa cara. È la Bossi-Fini : il complesso meccanismo di contrasto all'immigrazione irregolare, fatto di espulsioni, Cie e reato di clandestinità , non ha infatti mai girato a pieni regimi. I numeri stanno lì a dimostrarlo. Partiamo dal reato-manifesto introdotto nel 2009: dalla procura di Agrigento (ora impegnata con i sopravvissuti di Lampedusa ) si ricorda che dall'entrata in vigore del reato di immigrazione clandestina nella sola Città dei Templi sono stati aperti 511 fascicoli, per 12.867 indagati. Un lavoro immane e costoso. Contro il reato l'ufficio giudiziario, guidato da Renato Di Natale , ha sollevato infatti eccezione di costituzionalità, rigettata però dalla Suprema Corte nel 2011. I pm hanno poi richiesto l'archiviazione per gli indagati, puntualmente rigettata dal giudice di pace

Cancellare subito lo scandalo della Bossi-Fini di Stefano Rodotà

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emigrati.it - news   Rifugiati su un gommone in alto mare; foto tratta da "Morti in mare e respingimenti. Nulla è cambiato" su Focus Casa dei Diritti Sociali, 7 settembre 2011  Le terribili tragedie collettive sono ormai diventate grandi rappresentazioni pubbliche, che vedono tra i loro attori i rappresentanti delle istituzioni, ben allenati ormai nel recitare il ruolo di chi deve dare voce ai sentimenti di cordoglio, dire che il dramma non si ripeterà, promettere che «nulla sarà come prima». Il pellegrinaggio a Lampedusa era ovviamente doveroso, arriverà anche il presidente della Commissione europea Barroso, si è già fatta sentire la voce del primo ministro francese perché sia anche l’ Unione europea a discutere la questione. Sembra così che sia stata soddisfatta la richiesta del governo italiano di considerare il tema in questa più larga dimensione, guardando alle coste del nostro paese come alla frontie

Immigrazione clandestina: avanti, c’è spazio per tutti, anche per i trafficanti russi, ucraini e nigeriani

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emigrati.it - news   Rosarno / Piana di Gioia Tauro (RC) - dicembre 2009 Nella foto alcuni immigrati hanno trovato rifugio per la notte in un silos. tratto da " L'inferno degli stagionali in Calabria ", galleria fotografica sul sito di Medici senza Frontiere , © Livio Senigalliesi di Roberto Galullo Anche ieri, incessantemente, sono proseguiti gli sbarchi di clandestini lungo le coste calabresi. Una sciagura dopo l’altra, mentre ancora molti corpi restano nel barcone affondato a largo di Lampedusa in attesa di una degna sepoltura. Le rotte maggiormente attive nelle tratte di persone e immigrazione clandestina sono quelle che prevedono il passaggio dal Medio Oriente (Libano-Turchia) verso la Grecia e da qui verso l’Italia e altri Paesi Europei, e l’altra che, partendo dai Paesi subsahariani e particolarmente dalla Nigeria, porta le vittime in Europa e in Italia, passando pe

Immigrazione clandestina: secondo business mondiale dopo il narcotraffico – Le valutazioni di Onu e Dna

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  emigrati.it - news La tratta degli esseri umani va considerata come una specificità all’interno del più vasto fenomeno dell’immigrazione illegale. E’ ormai un rischio per la sicurezza nazionale e internazionale, poiché costituisce una delle fonti di reddito più interessanti per il crimine organizzato transnazionale; secondo le più recenti stime formulate dall’ Onu http://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/glotip/Trafficking_in_Persons_2012_web.pdf   pur nella palese difficoltà di quantificarne i flussi finanziari, sarebbe diventata il secondo business dopo il narcotraffico. La questione della migrazione non è però un problema sussidiario legato solo alla sicurezza o all’emergenza umanitaria (esempio: gli sbarchi a Lampedusa ). L’immigrazione e l’integrazione ad essa correlata sono diventati i temi di attualità centrale che influenzano in maniera signific