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Visualizzazione dei post da 2012

C'è una Calabria che lotta ancora

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  È reale la Calabria raccontata da Cesare Fiumi nello scorso numero. C’è il passato e il presente: dai pitagorici agli aguzzini dell’ex assessore lombardo Zambetti, che ne comprava i voti. Il futuro dipende dalla capacità dei calabresi e degli altri italiani di capire il fenomeno, il problema 'ndrangheta .  Come Fiumi ha mostrato, l’onorata società devasta, brucia, avvelena, corrompe, ma non cancella la speranza e la memoria di chi è rimasto onestamente in Calabria; nonostante l’isolamento, lo sconforto, la voglia di andarsene come in L’orda di Gian Antonio Stella.  Proprio l’emigrazione è il nodo cruciale della "Questione calabrese", spesso ridotta a cronaca dell’efferatezza criminale, a statistica dell’inefficienza, a estetica dei personaggi – «la crapa di Al Capone» del «ragazzo di Calabria» Vincenzo Salvatore Maruccio, sovente in gessato, ex consigliere regionale del Lazio indagato per distrazione di fondi del gruppo Idv.  Il punto vero è che le logiche

PREMIO NAZIONALE DI FILOSOFIA VI EDIZIONE, Certaldo 2012

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Francesco Saverio Alessio alla premiazione della VI Edizione (Certaldo, 20 maggio 2012) del Premio Nazionale di Filosofia. Premio Nnazionale Ddi filosofia VI edizione 2012 "Allo scrittore antimafia Francesco Saverio Alessio , esperto di web, che ha utilizzato Internet come strumento di promozione di temi e utopie della filosofia , in primo luogo legati all'opera del teologo della storia Gioacchino da Fiore . Allo scrittore Alessio che, con i suoi libri, inscindibilmente legati all'attività di pensatore e alla sua vita d'impegno morale e culturale, ha testimoniato con forza il valore della filosofia come pratica quotidiana di ricerca della verità." Uno dei momenti più suggestivi della cerimonia, è stato la presentazione delle attività svolte contro l ’ndrangheta da Francesco Saverio Alessio e Federico La Sala . Il primo soprattutto che, attraverso i suoi testi, fa una lotta filosofia e culturale contro la criminalità calabrese. Quest’ulti

TRA DEMONI E SANGUE, LA SPERANZA IN AGGUATO ?

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"DEMONI E SANGUE", INCHIESTA E RACCONTO SULLA PERVASIVA POTENZA DELLA ’NDRANGHETA di Domenico Barberio Parto, nella recensione di “Demoni e sangue”(Coppola editore, Trapani, 2011) , dagli aspetti che meno mi convincono. E’ molto lungo, è appesantito da parti di cui si potrebbe fare a meno. 486 pagine, indice compreso, sono tante,forse troppe, anche per un libro che,tra le altre cose, è un’inchiesta accurata e approfondita. Appunto l’inchiesta, che in “Demoni e sangue” è frammista alle vicende autobiografiche in cui Saverio Alessio racconta se stesso,i suoi dilemmi, le sue difficoltà, la sua terra e il conflittuale rapporto che si è instaurato con essa. Ecco, forse un altro ingrediente che poteva essere meglio dosato dall’autore è la sua forte carica polemica. Il coinvolgimento emotivo fa perdere a Saverio in alcuni passaggi, secondo il mio modesto avviso, quella giusta distanza che ci deve essere con la pagina che sta scrivendo. Questa intima adesione, que

"Demoni e sangue" la bibbia dell'antimafia

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di Emiliano Morrone Oggi si scrive tanto di mafie: post, articoli, saggi, romanzi. Carne, sangue e orrore sono spesso la base dei racconti, giornalistici o letterari. Si tratta, è banale, di elementi che impressionano e fanno vendere. La criminalità organizzata subisce, dunque, la semplificazione dello spettacolo . Il fenomeno è riassunto con effetti speciali. Così, vari autori, anche inconsapevolmente, celebrano la potenza dei Riina e famiglie. Ma la realtà è diversa , più sottile, complessa, ingannevole. La società non può essere divisa in buoni e cattivi: i primi pacifisti, gli altri armati fino al collo. La 'ndrangheta , per esempio, non è l'auto del boss Carmine Arena sventrata dal bazooka. Né la ferocia degli autori della strage di Duisburg , in Germania. Francesco Saverio Alessio offre invece una lettura profonda del male italiano, esportato ovunque. In Australia come in Colombia . Nel suo " Demoni e sangue ", Coppola Editore , c'è il diar