Terrorismo, Rutelli frena il guardasigilli Il Csm rinvia la decisione su De Magistris

La società sparente di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, prefazione di Gianni Vattimo - Neftasia Editore, 2007

di ALBERTO CUSTODERO
La Repubblica
09-10-2007

ROMA - Nel giorno in cui la sezione disciplinare del Csm ha rinviato al 17 dicembre la decisione sul trasferimento del pm di Catanzaro Luigi De Magistris e del suo capo Mariano Lombardi, continua la polemica sull´allarme terrorismo lanciato da New York da Clemente Mastella. La dichiarazione del ministro della Giustizia ribadita ieri con un «non ci faremo processare sulle piazze», ha suscitato reazioni e critiche bipartisan. Da destra e da sinistra sono arrivati inviti al Guardasigilli di riferire in Parlamento. A prendere le distanze dal ministro, il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, secondo il quale «non c´è mai una determinazione meccanica tra una condizione sociale, economica, religiosa, un disagio, una sofferenza, e il terrorismo». Paolo Cento, dei Verdi, sottosegretario all´Economia, attacca frontalmente il Guardasigilli («Mastella sbaglia ad evocare il fantasma del terrorismo»), mentre il vicepremier Francesco Rutelli frena: «Andiamoci piano - dice - usiamo le parole con parsimonia». Proteste anche dall´opposizione. Alfredo Mantovano, di An, membro del Copaco, ritiene che «messaggi estemporanei e sommari, come quelli lanciati da New York dal ministro Mastella, non aiutino e generino soltanto confusione». È slittato, intanto, al 17 dicembre l´esito dello scontro tra il ministro della Giustizia (che ne ha chiesto al Csm il trasferimento per «incompatibilità ambientale»), e Luigi De Magistris. Il sostituto procuratore di Catanzaro, all´uscita dal Csm, è stato accolto da applausi e da slogan da stadio («De Magistris non mollare»), da una folla di sostenitori giunti da tutta Italia, non solo dalla Calabria, ma anche da Padova e Verona. «Sono tranquillo - ha commentato Luigi De Magistris - e sereno. Ho letto le ultime contestazioni e confermo: sono assolutamente convinto di dimostrare la correttezza del mio operato punto su punto». «Per questo - ha aggiunto - non posso che continuare a lavorare. Il consiglio deciderà autonomamente, garante dell´autonomia e dell´indipendenza della magistratura». Il suo superiore, il procuratore capo Mariano Lombardi, non era presente per motivi di salute. Per lui, un eventuale trasferimento a dicembre avrà un valore poco più che simbolico, poiché - come ha fatto notare il suo difensore, Fausto Zuccarelli - «a febbraio decadrà naturalmente dal suo incarico che ricopre da più di otto anni». Per tutta la mattinata, in piazza Indipendenza, davanti alla sede del Csm, s´è svolto un sit-in dei sostenitori di De Magistris. C´era Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe, ucciso dalla mafia. C´erano i ragazzi del meet up di Beppe Grillo di Roma e quelli di Locri del comitato «ammazzateci tutti» con uno striscione «e adesso trasferiteci tutti». Ed erano presenti Emiliano Morrone e Francesco Alessio, autori del libro sulla Calabria «La società sparente» (evocazione del testo del filosofo Gianni Vattimo «la società trasparente»), diventato il manifesto politico dei ragazzi calabresi in lotta contro la ‘ndrangheta.
ALBERTO CUSTODERO

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http://www.margheritaonline.it/stampa/scheda.php?id_stampa=30344
http://www.dsmilano.eu/home/index.php/rstampa/2007/10/09/terrorismo_rutelli_frena_il_guardasigill

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